Le ragazze del Borgo

Borgo Lab è un progetto alla sua prima edizione e nasce con l’obiettivo di essere terreno comune, aperto e sperimentale dove provare, attraverso sinergie, talenti, risorse umane ed economiche, a rafforzare l’identità dei borghi toscani.

Borgo Lab vuole valorizzare la storia, gli abitanti e le ricchezze del territorio gettando le fondamenta per un nuovo progetto di destination branding. E’ una grande occasione quella che la storia sta offrendo ai borghi in generale. Dal lockdown per Covid, che ci ha messo in pausa e costretto a chiederci dove stiamo andando, gran parte dell’umanità sembra uscire con una nuova coscienza, una nuova consapevolezza dei propri limiti e dei propri bisogni/desideri, più disposta a cambiare rotta e a cercare luoghi e condizioni di vita sani e sostenibili. 

Anche i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro fanno pensare a una robusta revisione del concetto di ufficio, città, orari, abitazioni e trasporti. Non a caso i grandi vettori del turismo stanno cambiando lo storytelling dei luoghi tradizionalmente riservati alle vacanze spiegando che, oltre ad essere belli o culturalmente interessanti, “hanno un’ottima connessione e sono adatti al tele lavoro”.  

I borghi, dunque, si trovano a un bivio storico. Hanno l’opportunità non solo di ripopolarsi ma anche di ritrovare un senso e un ruolo da protagonista nella mappa delle relazioni e degli scambi.

PRIMA FASE: LE RAGAZZE DEL BORGO

Una delle grandi risorse da valorizzare è certamente quella femminile. Più che mai in questa difficile emergenza Covid, le donne sono le colonne a cui ci si affida per tenere in piedi l’intera comunità. E’ così in ogni emergenza, è stato così in ogni guerra. Solo che oggi le donne lavorano, producono idee e profitto di cui abbiamo bisogno, moltiplicano lo sforzo per affermarsi nel mondo del lavoro senza interrompere la cura di figli, genitori anziani, mariti e compagni. Un impegno enorme che la società non allevia con servizi adeguati e non riconosce come dovrebbe. Una sottovalutazione che sconfina non di rado nella violenza psicologica e fisica: ogni tre giorni una donna, in Italia, viene uccisa dall’attuale o dall’ex partner. E’ una vera e propria strage  che non può essere fermata solo con provvedimenti di polizia ma con investimenti culturali e educativi, a cominciare dai più piccoli. 

Il progetto si concretizza in 3 fasi dedicate alle donne: quelle nate nel secolo scorso, protagoniste di cambiamenti epocali di cui dobbiamo mantenere viva la memoria, quelle del presente, che devono fare leva su tutti i loro talenti per coniugare passione e doveri, e quelle del futuro, le donne del mondo che verrà. Mai come oggi nonne e nipoti si sono trovate così distanti, mai come oggi sentiamo il bisogno di scoprirci e raccontarci per sentirci intere.

LE TRE DIMENSIONI DEL PROGETTO

  1. La Memoria: raccolta di testimonianze di figure femminili rappresentative della zona ad opera di famiglie, abitanti, bambini, nipoti. Saranno coinvolte le scuole. 
  1. Donne Alfa: talento per la vita, format da modulare in base al contesto territoriale.
  1. Donne che verranno: presentazione pubblica delle delle start up fondate da giovani donne del posto.

NON COME CHI VINCE SEMPRE, MA COME CHI NON SI ARRENDE MAI

FRIDA KHALO